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Archive for the ‘Salva l’amazzonia, compra un libro’ Category

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Sep 12

mASIAfucker di Il\’ja Stogoff

Proprio dopo quella notte la vita, cigolando, cominciò a girare in senso inverso, nella direzione del ritorno.

Questo libro è una storia, una storia che dura poco, qualche giorno e duecento pagine, ma è una storia importante, è la storia di un culmine, di una vita che arriva nel posto più dimenticato di tutti, sia fisicamente che mentalmente, per poi tornare indietro, riarrotolandosi su se stessa.

La vicenda inizia in uno dei modi più banali, l’autore è a Mosca per lavoro, per consegnare degli articoli, in stazione però, invece di ripartire verso San Pietroburgo, verso casa, decide di prendere il primo treno per il posto più lontano possibile, arriverà così nella profonda desolazione delle repubbliche asiatiche ex-sovietiche, dove troverà un mondo dimenticato dal resto mondo e che vuole dimenticare il resto del mondo. Città e paesaggi fatti di polvere, di violenza e di miseria.

Arrivato lì scoprirà che tornare indietro non è così semplice e il ritorno sarà un altro viaggio che lo condurrà ancora più lontano, fino all’altro estremo dell’impero sovietico, fino all’estremo della sua vita, quando sarà sul punto di arrendersi e di perdersi.

Non ho il libro sotto mano e l’unica citazione che volevo riportare è quella che è in testa a questo articolo, perchè l’altra notte, mentre ero in treno per Bologna ho avvertito chiaramente che qualcosa ha cominciato a girare al contrario anche nella mia vita e forse il viaggio cominciato qualche anno fa tra qualche tempo potrebbe anche avere una prima fine.

mASIAfucker
Il’ja Stogoff
trad. Mario Alessandro Curletto
ISBN Edizioni
15,00€

Sep 02

Toni Mannaro jazz band in “Note in città”

Le cose brutte mi mettono di cattivo umore. Toni Mannaro jazz band in “Note in città” è uno di quei libri, invece, che ti fanno tornare il sorriso in breve tempo.

Toni è un lupo campagnolo che arriva nella grande città con il suo sax e una valigia piena di sogni. Purtroppo però non è semplice far apprezzare la propria musica quando si hanno così tanti peli, denti così appuntiti e delle unghie tanto affilate…

La storia è narrata con molta leggerezza ed ogni volta che si gira pagina qualcosa rimane attaccato alle dita. Toni Mannaro, malgrado tutte le difficoltà e la diffidenza della gente di città, con la sua perseveranza e il suo amore per la musica alla fine riuscirà a raggiungere il suo sogno.

Un libro illustrato “per bambini” che dice qualcosa anche ai bambini già cresciuti, come tutti quelli di Orecchio Acerbo, una casa editrice che si segnala sempre per la cura e la particolarità delle storie che pubblica, mai banali.

Anzi proprio perchè Orecchio Acerbo non è una casa editrice come le altre, Toni Mannaro jazz band in “Note in città” potete leggerlo anche scaricandolo in pdf dal loro sito.

Toni Mannaro jazz band in “Note in città”
Testo Manuela Salvi
Disegni Maurizio A. C. Quarello
Orecchio Acerbo Editore
14 €

Aug 29

Animali tristi di Jordi Puntì

Copertina di Animali Tristi L’ho preso oggi, il titolo e l’editore ovviamente mi hanno attirato. Sono sei brevi racconti che parlano di gente comune, al momento ho letto solo il primo. Perchè qualcuno dovrebbe comprarsi un libro con il titolo chiaramente triste non lo so, eppure io l’ho fatto, come dice la nota in prima pagina (i libri di ISBN Edizioni hanno sulla prima pagina quello che solitamente è sui risvolti o in quarta di copertina) "perchè forse, più semplicemente, gli animali tristi siamo noi."

Ho letto solo il primo racconto e si fa leggere e concede la tristezza che promette, avrei voluto leggere più di quaranta pagine scarse prima di scriverne una recensione, ma un brano mi ha fatto venire in mente una mia amica e allora. Il brano è il seguente:

Esattamente dieci anni prima, come fosse oggi, Mirra e Eric avevano trascorso la prima notte insieme in uno di quei bungalow, la prima di una lunga serie di notti insieme (allora non lo sapevano ancora), notti speciali all’inizio, notti che sembravano irripetibili e che poi sono diventate tutte uguali, replica persino della loro singolarità, della stranezza dei fatti, notti che potevano perfettamente scambiare tra loro senza che succedesse nulla, come quei pezzi di un rompicapo che stanno bene in qualunque posto e che hanno l’anodina perfezione di un azzurrissimo cielo primaverile o del crinale innevato di una montagna.

Animali tristi
Jordi Puntì
trad. Patrizio Rigobon
ISBN Edizioni
13,50€

Jul 02

Yes man di Danny Wallace

Danny Wallace è Yes Man

Il saggio raccoglie un granello di sabbia
e immagina un intero universo.
Lo stupido, invece, si sdraia sulle alghe,
ci si rotola fino a esserne completamente avvolto,
poi si alza ed esclama: “Ehi,ecco il Mostro
della palude!”
Jack Handey

Yes man è il libro che racconta quello che è successo qualche anno fa a Danny Wallace. Dopo essere stato lasciato dalla fidanzata, aveva cominciato a passare sempre più tempo in casa, evitando gli amici e passando il tempo a contarsi i peli delle gambe.

Per molti mesi avevo tirato avanti con l’impressione che tutto filasse liscio nella mia vita. Single, sui venticinque anni, vivevo in una delle città più eccitanti del mondo. Per poi scoprire che ero un single che passava il tempo a casa, da solo, in mutande.

Ma tutto questo viene cambiato dall’incontro casuale su un autobus, un perfetto sconosciuto seduto di fianco a lui con il quale scambia due chiacchiere tornando a casa una sera.

“Senti, Dan” fa Ian. “Vuoi dirmi cosa ti ha detto quello stronzo dell’autobus o preferisci fissare un altro appuntamento?”
“D’accordo te lo dico.”
Poso la pinta sul tavolo per guardarlo negli occhi.
“Ha detto ‘Dire più sì’.”
Sollevo la pinta per bere un sorso. Alzo le sopracciglia per fare capirea Ian che è una cosa importante, ma per qualche ragione lui sembra in attesa di qualcos’altro. E’ questo il problema con la generazione di MTV. Mai soddisfatta.

Così Danny comincia a dire sì a tutte le cose a cui prima diceva no, sì agli amici, sì agli sconosciuti, sì al lavoro, sì alla pubblicità, sì alle occasioni, sì a tutto. Da lì a fine anno avrebbe detto si a tutto quello che gli si sarebbe presentato davanti, in un concatenarsi di eventi che lo porteranno in giro per l’inghilterra e per il mondo, gli faranno cambiare lavoro, comprare una macchina, vincere venticinquemila sterline e perderle, ordinarsi sacerdote, iscrivere il gatto dei vicini ad un concorso, tentare di abbracciare la luna, provocare un monaco buddista, farsi un nemico mortale e conoscere uno degli Stormtrooper imperiali.

Proprio in quel momento Gaspar tornò sul terrazzo.
“Scusate. Sto preparando una grande mostra. Idee nuove che ancora non ho sottoposto a nessuno. Al telefono era un mio amico, un artista portoghese che vive in inghilterra.”
“Dove, esattamente?” chiesi.
“Bath.”
Ero basito.
“E’ dove sono cresciuto io” dissi.
Marc fece il suo piccolo cip.
“La coincidenza non esiste! La casualidad no existe!”
“Che strano!” disse Gaspar. “Ma anche… questo è strano. Mentre gli raccontavo del mio viaggio in Inghilterra, mi è venuto in mente dove ti ho visto.”
Mi si avvicinò un poco.
“In televisione.”
Oddio. Anch’io sapevo esattamente dove. Sullo sfondo del notiziario delle nove, seduto dietro l’uomo coi lustrini che cantava una canzone pop spagnola. Ma poi fece la faccia seria, come se si sforzasse di ricordare…
“Tu facevi… ah, com’era? Così…”
Gaspar cominciò a darmi colpetti sul braccio.
Oh, santo cielo.
Mi aveva visto al “Richard & Judy”!
“Ma… come?”
“A Londra, avevo la TV in albergo.”
“Ma è stato solo pochi giorni fa!”
“Sì!”
Per la miseria.
Marc comincio a ridere, ridere, ridere.
“La casualidad no existe!” ripeté.

Yes man è un libro divertente da leggere, intriso com’è di ironia, ma anche un libro importante, un libro che piano piano porta il lettore a chiedersi se i “no” che quotidianamente pronuncia non siano in realtà delle porte che lascia chiuse, delle persone che non conosce, delle opportunità che decide di non vivere.

Improvvisamente mi tornò la memoria.
Un artista di strada – che avevamo superato barcollando in Leidseplein – mi aveva chiesto se volevo farmi fare un ritratto. Dopo una risatina avevo urlato sì, ma solo – e ricordo di essere stato molto preciso – se avesse ritratto anche il mio cane. Che cane? aveva detto. Be’, il cagnolino che ho sulla spalla avevo risposto.

La copertina italiana lo rende un libro abbastanza ridicolo da acquistare, quella inglese è molto più sobria, ma i sedici euro del prezzo, per quanto non giustificati da un’edizione brossurata che non li vale, sono davvero ben spesi, quattrocento pagine fitte di eventi e situazioni che si leggono una di seguito all’altra. I complimenti ai due traduttori sono impliciti, il libro è pieno di battute e dialoghi, che sono resi in italiano senza alcuna pesantezza.

Un libro consigliato soprattutto da chi non ha ancora fatto trent’anni, a chi vuole dare una scossa alla sua vita, a chi vuole ridere della vita e a chi non crede che esistano coincidenze.

Yes Man
Danny Wallace
trad. Adriano Colombo e Paola Frezza
Mondadori
16€

Jun 20

Glennkill di Leonie Swann

Glennkill di Leonie Swann Leonie Swann
trad. Monica Rimoldi
Bompiani
16€

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