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Archive for March, 2008

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Mar 19

E vogliamo parlare di Satomi

satomi.jpg

Tutti si ricordano sempre di Mirko e di Licia, del gatto Giuliano, di Andrea, detto il frocetto piagnucoloso, e a volte di Marrabbio, il padre di Licia col baffetto da sparviero. Però per Satomi nessuno spezza mai una lancia. Ora io non dico che Satomi era un simpaticone, era anche lui un maniaco-depressivo come tutti i personaggi di quella serie, e non dico nemmeno che era il mio preferito, che resterà sempre quello che investì con la macchina Giuliano dopo la fine della serie, però Satomi era meno cretino degli altri, se si può dire meno cretino di uno con i capelli alla Cocciante ma viola.

Satomi è il migliore amico di Mirko ed insieme fondano i Bee Hive, iniziano a suonare ed ottengono un buon successo, soprattutto tra i night club del quartiere zozzo di Tokio e finendo anche a suonare a qualche matrimonio di yakuza per bene.
Mirko viene da una famiglia povera, è orfano o così fa credere a tutti, la madre invece è scappata in Svezia con il padre di quello che canta negli I’m from Barcellona, il padre invece dopo aver perso il lavoro e aver perso la liquidazione giocando a flipper giapponese, si è imbarcato su una baleniera ed è finito in acqua durante una protesta di Greenpace.

Satomi invece è il pargolo di una delle famiglie bene di Tokio, la madre, che ha studiato in Francia, gli ha insegnato a suonare il violino e il pianoforte, il padre, duro e inflessibile, gli ha concesso qualche anno di cazzeggio prima di lasciargli il suo posto alla guida dell’azienda di famiglia, e una pianola Bontempi.

Satomi è un bravo ragazzo, mette davanti a tutto gli amici e la musica, almeno finché potrà permetterselo, persino Marika, una figa di legno della madonna, che però va in fregola per i suoi boccoli, deve accontentarsi di fare la groupies dei Bee Hive fino a quando il giovane non si rassegnerà a mettere la testa a posto, la storia di Marika e la gara di bukkake ve la racconto un’altra volta.

Poi però arriva Licia e Satomi perde la testa, litiga con Mirko, taglia con Marika, inizia a suonare uno schifo e accellera quando vede le vecchie sulle strisce pedonali. Ora volete prendervela con Satomi? va bene, volete dire che ci prova con quella che piace al suo migliore amico? d’accordo, volete odiare Marika perché è una pazza isterica? prego, accomodatevi. Spero che stiate comodi nel salottino arredato di pregiudizi che vi siete costruiti.

Se invece voleste solo per un attimo sollevare le fette di prosciutto che avete sugli occhi, vi rendereste subito conto che probabilmente le tinture che usa Mirko probabilmente gli sono penetrate nel cervello visti gli atteggiamenti da coglione che ha con Licia, vedreste Marika come una ragazza che ha sacrificato tutto, parliamo sempre di una pseudo-adolescente sociopatica, che soffre e che ogni tanto, giustamente da giù di matto, vi accorgereste che tutto si può dire di Satomi tranne che è uno stronzo, ma soprattutto che Licia non è altro che, come diceva una mia amica, un’arrizzacazzi di prima categoria.

Ora se avete qualcosa da aggiungere su Satomi, fatelo pure, ma tenete presente che non ammetterò linguaggio scurrile o gente con i paraocchi.

Mar 19

L’amore ai tempi del colera di Gabriel Garcia Marquez

Prese il telegramma come se fosse il seguito di un sogno infausto.
.

Ci sono delle frasi che da sole dicono tutto quello che è un autore.

Mar 17

Conosco gente importante 2

Ola è in onda adesso su Polskie Radio Bis. Domani metto l’mp3 del podcast.

Certo che dopo essere finita su gazeta.pl avrebbe bisogno di un bagno di umiltà. Ora scrivo alla radio per sfotterla.

Mar 17

Domenica si parte – Consigli per l’ascolto

Come vedete dalla cartina il viaggio sarà lungo, la partenza di domenica mattina, per l’arrivo ci affidiamo al fatto che a Pasqua italiani, austriaci, slovacchi, cechi e polacchi stiano più o meno a tavola a mangiare con i parenti e gli amici. Google dice che occorrono 16 ore e 6 minuti, ma non dice se sono comprese o meno le pause per la pipì o per mangiare salsicce e cotoletta a colazione appena entrati in territorio polacco.

Ovvio che un viaggio del genere abbia bisogno di un’opportuna colonna sonora, un po’ per restare svegli, un po’ per superare le alpi innevate, un po’ per addormentarsi dolcemente sotto le luci dei distributori di benzina della mitteleuropa, mentre camionisti baffuti parlottano in lingue dimentiche di orrori sui quali occhi umani non hanno mai osato posare lo sguardo, e chiudere la sicura della macchina non è sempre una protezione sufficiente.

Qualcuno vuole dare qualche consiglio su cosa ascoltare durante il viaggio? vi chiedo solo di indicare qualche titolo, tenendo presente che non voglio addormentarmi, non voglio cose lamentose e che queste, più o meno, sono le cose registrate nell’ultimo anno da last.fm.

Se qualcuno avesse voglia di aggiungere ai suggerimenti anche i motivi per cui trova certe canzoni imprescindibili in un viaggio o vuole sprecare due righe per raccontare in quale viaggio una certa canzone l’ha accompagnato, si senta libero di farlo nei commenti. Anzi se mi manda la canzone in mail privata provvederò a pubblicare il tutto.

Una volta a Varsavia masterizzerò la compilation costruita con i consigli ricevuti e la invierò a tutti quelli che avranno contribuito. Se volete potete pubblicizzare la cosa e invitare amici per ricevere un cd gratuitamente a casa, l’importante è non farmi addormentare mentre vado a Varsavia.

(nella foto: il percorso in giro per mezz’Europa che farà il vostro)

Mar 14

Detroit Rock City – il film dei Kiss

kiss.jpg

Io non li conosco i Kiss, non ho mai sentito una loro canzone, non li ho mai incontrati in qualche festa di quelle giuste e non mi sono mai truccato come loro, però ho visto il loro film ed è un film fantastico.

Trama dell’opera: Ciro, Salvio e Sucaminchia, quattro superappassionatissimi fan dei Kiss decidono di andare a Detroit per vedere un concerto dei loro beniamini, dopo tante peripezie riescono a vedere il film, ma il percorso irto di difficoltà assumerà prima della fine il sapore di un viaggio di formazione, perché i Kiss sono meglio pure di Goethe.

Un film per ragazzini un po’ sopra le righe, oltre i soliti genitori che non ne vogliono sapere niente del rock, bulli della scuola discomaniaci, rapinatori, polizia e acne giovanile, il film si è beccato un bel divieto ai minori di 17 anni non accompagnati negli Stati Uniti l’uso spinto per le parolacce, il sesso e qualche droga. Menzione speciale per la quarantenne che si fa uno dei ragazzini nel parcheggio del locale di streap tease dopo che ubriaco si è esibito davanti a decine di vagine ululanti.

Memorabile il finale in cui il protagonista che sta per entrare al concerto, incontra la madre che tiene un comizio contro i Kiss e si becca uno shampoo perbenista, a quel punto, malgrado i titoli di coda siano ormai incombenti, con la morte nel cuore, decide di dire alla sua vecchia tutto quello che pensa di lei e delle sue battaglie puritane, sa che così non ci sarà un finale lieto, ma la fa comunque una pezza lasciandola sola e incartapecorita*. E poi va al concerto. Ah, è vero, poi ci sono anche i Kiss che cantano una mezza canzone.

(nella foto da repubblica.it: i Kiss è un loro piccolo fan non vedente)

*E noi adolescenti dentro esultiamo e siamo tristi per lui perché sappiamo che quando sei la parte debole non puoi giocare se non a somma zero, se non vinci facendo perdere l’avversario lui non ti rispetterà.

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