(foto originale Casa Mucio Zając di francescomucio)
Povera Ola due ore di attesa
nell’aeroporto non c’erano
però c’era motivo di credere
che il grande topo è
morto senza nessuno vicino
solo di lui poteva
fidarsi perché ci sono casi
in cui c’era una sola
parola, una sola parola basta a
spegnere la passione che teneva
dentro si può essere giovani,
ma fuori faceva un freddo
cane che si morde la cosa o un
gatto. “Comunque non me ne frega nulla”
pensò, immaginò cose lontane,
a casa c’era solo schifo e
panna acida. Il cielo sopra Treviso
era glaciale due non mi fa
ridere. Finalmente l’aereo si
degnò di andare a casa sua.
Scritto a quattro mani, i corsivi sono di Ola, aspettando l’aereo per Parigi. Il gioco consiste nello scrivere una riga e un po’ e poi passarlo all’altro nascondendo la riga scritta e lasciando solo il po’ da completare.
1)
Povera Ola due ore di attesa
nell’aeroporto c’era motivo di credere
che senza nessuno vicino
solo perché ci sono casi
in cui una sola parola basta a
spegnere si può essere giovani,
ma fuori che si morde la cosa o un
gatto.immaginò cose lontane,
a casa Il cielo sopra Treviso
era Finalmente l’aereo si
degnò.
2)
non c’erano
però il grande topo è
morto di lui poteva
fidarsi c’era una sola
parola,la passione che teneva
dentro faceva un freddo
cane “Comunque non me ne frega nulla”
di andare a casa sua.
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Se ho capito bene allora non ho capito niente,gioco stranuccio.
pensò c’era solo schifo e
panna acida glaciale due non mi fa
ridere.
E’ il gioco dei cadaveri squisiti, ok, farò una spiegazione dettagliata più in là
ho sbagliato i copia incollaaaaaaaaaaaaaaaa
Ho notato, comunque è un testo costruito “alla cieca” va letto per intero, non separato
Ne facevo uno simile alle superiori solo che si aveva una frase per uno e si doveva rimare con la frese precedente e riuscire a dare un senso compiuto alla storia…
io li chiamavo inni alla demenza umana…