Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov II
Non so perché ma avevo sempre associato questo libro a Lolita di Nabokov, quindi era sempre rimasto tra le letture che prima o poi avrei dovuto fare. Invece è un libro completamente diverso, che parte da premesse assurde, Satana va a Mosca, e continua passando da un episodio surreale all’altro, e dove non arriva il diavolo ci pensa la burocrazia sovietica.
Allora Stëpa ne fece una delle sue: s’inginocchiò al cospetto dello sconosciuto fumatore e disse:
“La prego, mi dica di che città si tratta.”
“Caspita!” rispose l’insensibile fumatore.
“Non sono ubriaco,” rispose Stëpa rauco “mi è capitato qualcosa… sono malato… Dove sono? Che città è questa?”
“Ma è Jalta….”
Sono a pagina 248 e lo sto centellinando tra metro e autobus, apprezzandone ogni pagina e scoprendomi più volte a scendere all’ultimo minuto.