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Archive for the ‘[Tura][Tiva]’ Category

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Mar 18

Nervosi

Erano nervosi
sul treno in ritardo,
se la prendevano
col povero controllore
come se fosse
il signor Ferrovie.
A questo punto
potevano anche
prendersela
con il binario.

(disclaimer: I racconti del treno sono stari scritti su un Milano-Salerno, con l’obiettivo di scrivere cento racconti brevissimi durante il viaggio. Sono arrivato ad una trentina. Questo è il risultato)

Mar 17

Dialoghi di cultura

Io – Conosci uno scrittore polacco chiamato Brandys?
Ola – Sì, Marlon Brandys.

Mar 17

Oro Saiwa – la community della prima colazione

orosaiwa

I biscotti che più di altri sono riusciti a costruire in anni recenti una solida immagine nelle menti dei consumatori sono stati senza dubbio i frollini della Saiwa, naturalmente stiamo parlando degli Oro, nome che ne sottolinea la semplicità e, allo stesso tempo, la ricchezza e la qualità di ingredienti e ricetta.

Anche chi non li ha mai assaggiati non stenterà a ricordarli se si fa cenno alle ultime campagne pubblicitarie che li hanno visti protagonisti. Sì proprio protagonisti, gli Oro Saiwa infatti sono quei biscotti che interpretano i diversi sport quando ci sono le olimpiadi o la colazione a casa di personaggi famosi.

orosaiwa1

Spot o pubblicità cartacea minimalisti che ruotano intorno alla creatività dei pubblicitari dell’agenzia Euro Rscg. Ed è proprio la creatività al centro della nuova iniziativa legata a questi biscotti, ma questa volta la Saiwa non si rivolge ai cervelli dei soliti copiwriter o grafici professionisti, bensì direttamente ai suoi consumatori proponendogli, come già hanno fatto altri brand, di contribuire alla creazione di nuove campagne pubblicitarie.

Ecco quindi l’ultima nata delle community 2.0, dove gli utenti saranno liberi di inviare le proprie proposte di colazioni o merende con gli Oro Saiwa, sotto forma di immagini o filmati: potranno poi votare quelle che reputeranno più belle, potranno utilizzarle inserendoli nei loro blog o inviarle ad amici e conoscenti sotto forma di cartoline elettroniche, oltre a poter invitare gli amici ad iscriversi alla community e partecipare con i loro lavori e progetti.

Insomma un vero e proprio social network, come va tanto per la maggiore ultimamente, ma specializzato per i creativi golosi di Oro Saiwa. Un’idea non certo nuova se si pensa ad esperienze già ben avviate come quella di Zooppa o l’ultima nata in casa Mulino Bianco, ma che vale la pena di segnalare come un altro buon esempio di aziende che si aprono alla comunicazione e decidono di creare un canale preferenziale per ascoltare quello che hanno da dire e da proporre i propri consumatori.

Mar 06

I love shopping – il trailer nelle stazioni

Due settimane fa sono stato a Genova, in treno, i pochi minuti che sono stato in stazione sono stato bombardato dai trailer cinematografici più insulsi della storia, mentre Iago da significati nuovi e più intensi all’espressione “fare pena”, I love shopping mi costringe a raccontarvi cosa ho capito dal mezzo minuto di spezzoni ripetuto ossessivamente su tutti gli schermi piatti della stazione centrale di Milano, di Piazza Principe e Brignole di Genova.

Il film è ambientato a New York, città dove è facile ricoprire di paillette le miserie umane, come se uno stronzo con le lucine diventasse un albero di Natale, eccone quindi uno che vuole comprarsi lo scarpino di cartone “Mi servono un paio di scarpe di vernice nera 43”, appena la gente ha due lire deve farle vedere, così arriva la zoccola puttana di cui parla il film “tu parli il pradese?” e tu quanto ti pigli a bucchino? Poco dopo la stessa pugnetta scialba sta cercando nel freezer la sua carta di credito che aveva congelato, visto che è puttana rossa, che non si porta più, e non può spendere troppo, appena la libera le piglia un orgasmo di culo.

A questo punto i miei ricordi si fanno un po’ confusi, forse c’è qualche altra scena, forse no, comunque penso che sia davvero una bella cosa fare dei trailer con il volume sparato che si ripetono in continuazione in stazione, infatti apprezzi molto di più il fatto che il tuo treno sia in orario e il viaggio ti sembra più sensibile.

P.s. La vera trama di I love shopping

La vera trama del film? Zoccola è puttana e gli piace spendere i soldi, così si dimentica di andare a fare i bucchini e finisce tutti i soldi e si deve trovare un lavoro, pensa di andare a farsi fare delle foto dove mostra quanti peli tiene sulla fessa, ma dove prima ci stava la redazione di Blitz ora ci stanno quelli di Wired Italia, Vogue e Zantraglia Oggi, quelli, che pure non tengono voglia di fare un cazzo, appena la vedono pensano che è arrivata la nuova stagista e la mettono a scrivere degli articoli sui soldi, visto che quella che li scriveva prima sta in causa con il giornale perché il capo dopo tre anni che se la chiavava è scappato con un’ucraina che puliva le scrivanie dopo le sei.

Zoccola attacca a scrivere e da dei consigli alle femmine e ai femminielli che scrivono di amore e soldi, praticamente la stessa cosa, solo che coi secondi ci puoi pure pulirti il culo, e così diventa famosa, ma le banche vogliono ancora i suoi soldi così deve risparmiare e lavarsi i denti col Vernel. Un giorno mentre sta girando per i negozi sperando di trovare un portafoglio o qualche carta di 5 euro, incontra a uno che pensa di conoscere da quando era puttana e gli comincia a dire “uè pesciò, t’a vuò fa na pella?” “signorina, mi scusi ma credo di non conoscerla” “cazzo merda, m’aggio sbagliata” “ah, lei parla finlandese.” Da qui una commedia degli equivoci degna della simpatia di Maria De Filippi e del buon gusto di Aldo Busi.

Alla fine lei e lui si sposano, lei si magna tutti i soldi di lui e lui prende l’aids da lei.

Mar 06

Fingere

Fingere di aver letto un classico e come vantarsi di essere andati a letto con una bella donna che non si è mai conosciuta.

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