Io ho
Io ho un mal di testa che mi fa vedere i palazzi come degli elefanti blu con un tappeto persiano sulla schiena che reggono una girandola con la proboscide e dondolando cantano sorridenti la canzone che sapete voi.
Io ho un’amica che vuole salvare tutti i gatti del mondo, anche i cani, gli uccellini, i topini, i bufali d’acqua e tutti gli animali di questo mondo (finché gli scienziati non ne trovano su altri), ma i gatti prima.
Io ho un libro di Gordon Ramsey che parte dalla colazione, ma non ho cuore di prepararla.
Io ho delle cuffie sulla mia scrivania, un paio con il normale jack, ma un auricolare è rotto, l’altro con attacco usb, ma ho anche mouse, tastiera e iphone attaccati al computer e la quarta porta usb è fuori uso (si è rotta quando combattevo le spie aliene nel bagno dell’albergo).
Io ho un pennello pulisci schermo dell’Institute of Customer Service. E’ molto utile. Penso siano gente che sa fare il proprio lavoro.
Io ho dei tipi con cui parlare ma scappano, scappano continuamente.
Io ho ricevuto proposte che altri avrebbero accettato e poi ci sono proposte che vorrei accettare se altri me le facessero ricevere.
Io ho un rapporto particolare con il periodo ipotetico.
Io ho delle espressioni che mi piacerebbe usare, ma che difficilmente tornano utili in una normale conversazione civile, tipo aver cuore di fare qualcosa.
Io ho la presunzione di sapere che siete tornati a leggere la terza frase. Ora.
Io ho finito qui. Per ora.