Precipitevolissimevolmente 4
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Nel settimo capitolo di Dieci piccoli indianirestano solo in sette sull’isola. Una coincidenza? io non credo.
Oggi è il giorno un poco matto
che ti mette sotto scacco,
quando la pancia è piena di vermi
che non vogliono stare fermi.
Forse che è marzo o la primavera
fa ancora freddo quando vien sera,
ma la notte è assai peggio se provi a pensare
ti trovi distrutto al tuo funerale.
Sorrisi spezzati, croci inchiodate,
dita sottili e mai accarezzate,
pelli d’avorio, spalle di perla,
occhi di giada e un po’ di Nutella,
se fosse la notte un cielo parlante
ce ne direbbe non poche ma tante.
C’è quella del tipo che soffre d’amore,
perchè il suo tesoro attende per ore,
ma lui non si accorge, o povero fesso,
con più di un amico lei ama far sesso.
C’è poi il poeta, solo, che aspetta,
seduto in disparte di aver la sua fetta,
ma se nella vita nulla ti è dato,
l’avere in amore è sempre rubato.
C’è quello che crede di essere dio,
più in gamba e più furbo di tutti son io,
che cerca tra mille un mero riflesso
di uno spropositato ego represso.
C’è il tipo confuso, che non sa cosa fare,
prendere, dare oppure lasciare,
vorrebbe un consiglio, ma poi su che cosa?
La vorrebbe mamma, moglie e anche troia.
C’è quello che vuole svuotare l’eccesso
di una benzina che non vende la Esso,
in tempi di aumenti lui la offre omaggio,
ma contro si trova il marketing selvaggio.
C’è la storia di quello che con stridi di gatto
ha preso lezioni di chiatarra o di basso,
ma a ben poco serve scoparsi uno strumento
se la tua sicurezza e sotto il pavimento.
C’è quella del tipo che è andato lontano,
in cerca di un cuore e di una bianca mano,
da solo è tornato, con sua gran meraviglia,
e adesso le odia, le schifa e le umilia.
Di un altro invece la storia è assai buffa,
lui va nella giungla, scappò dopo truffa,
lei ha un nome difficile, è portoricana,
lui la chiama Cita, lei sotto ha la liana.
Un pastore povero che mai la passione
avea conosciuto se non per un montone,
la volta che vide un nudo corpo di donna,
cadde in ginocchio come con la Madonna.
C’è chi donne ne ha viste infinite
e tutte le ha stese nel letto sfinite,
a qualcuna ha lasciato un pegno d’amore,
una lettera, un bacio o solo l’odore.
C’è quello che sfrutta il suo bell’aspetto
per trarne vantaggio e parecchio diletto,
ma spesso si trova a parlare da solo
un dildo di carne, è quello il suo ruolo?
La storia più bella è quella del re,
che voleva tutte le donne per sè,
quelle dicevano di sì cento volte
ma non solo al re dalle corna ritorte.
Son tutte storie un po’ tristi o infelici,
ma lo scopo dei vermi è pescare le alici,
la notte beffarda si diverte con poco,
e vuole vedere chi ci casca di nuovo,
però rimane da sola, sospesa,
restando a guardare muta ed offesa,
perchè è vero che lei ha tutte le stelle,
però invidia chi ha in pancia farfalle.
In ufficio la connessione è stata giù per un bel po’ di tempo, quindi mi sono messo a scrivere stronzate, a questo punto però mi trovo con:
5 episodi di Precipitevolissitevolmente;
1 filastrocca lunghissima sugli innamoramenti fallaci, fallitti e fedifraghi;
3 minidialoghi che proverò a girare a Soda o sennò metto qui e via.
Cosa volete prima? tra mezz’ora posto qualcos’altro.
In discoteca Bius si lancia e conosce, dopo un po’ torna e racconta:
– Mi ha detto che è mezza brasiliana e mezza svizzera e io gli ho detto "io sono metà di Salerno e metà della Marina di Vietri."
2. Una platea, sarete voi i più colpiti…
3. Un futuro migliore, ed è lì che noi stiamo andando…
4. Un pezzo di baccalà al banchetto della Sora Giovanna al mercato.
5. Il suo volto allo specchio.
Inutile ripetersi, per votare lasciare un commento.
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