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Incredibile quello che succede in questo libro

Nel settimo capitolo di Dieci piccoli indianirestano solo in sette sull’isola. Una coincidenza? io non credo.

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Mar 26

La terribile storia del porco

Il porco era nato nel porcile, ovviamente. E fin da piccolo sapeva che sarebbe stato allevato non per il latte, non per le uova, ma per la sua carne, ovviamente.

All’inizio penso di fare dispetto ai suoi allevatori non mangiando, ma non mangiando si deprimeva, allora nella depressione più cupa mangiava, mangiava tantissimo e ingrassava, ovviamente. Allora pensò di evadere, di darsi alla macchia, di scavalcare d’un balzo il recinto, correre nei campi, scappare in un bosco, trovare una bella chinghiala selvaggia e di spassarsela tutto il tempo con lei, a fare le porcate, ovviamente.

In realtà, malgrado le sue fantasticherie di fuga, il maiale rimaneva sempre a sguazzare nei liquami del pavimento del suo porcile, letame e pappone, mischiati insieme, perchè il fango fa bene alla pelle si ripeteva, ovviamente. Le galline della fattoria, quando lo vedevano così assorto nei suoi pensieri di gloria, nelle sue fughe rocambolesche, nei suoi concorsi di bellezza a base di fango e merda, si mettevano stupidamente a ridere tutte insieme, almeno finchè non passava il gallo, ovviamente.

Un giorno però il contadino dimenticò la porta del porcile aperta, quasi per caso, d’altra parte il maiale non si era mai mosso dal fango, se non con la fantasia, ma i contadini zappano la terra, mica leggono il pensiero, ovviamente. Proprio quel giorno, però, per uno strano caso, il maiale si sentiva pronto per affrontare la sfida della libertà, scostò il catenaccio con il naso, poi si fece spazio con la testa e aprì la porta, per un attimo la luce del sole lo abbagliò, poi capì che quella luce era la luce della libertà, ovviamente.

Il bambino cominciò ad urlare “papà, nonno, il maiale sta scappando!”, poi in cinque o sei lo circondarono, lo legarono al collo con una corda e lo trascinarono in una stalla, lo legarono su un piano di legno, chi lo teneva per le zampe, chi stringeva le corde, le donne controllavano che i secchi fossero puliti, il più vecchio rifaceva il filo ad un lungo coltello, il bambino invece gli teneva per mano il codino, ovviamente. E qualcuno disse “proprio oggi voleva scappare, pare ste bestie lo sentono quando è il loro giorno”, ma il porco ormai non sentiva niente, era morto, ovviamente

Una volta macellato a dovere dal maiale si ottengono: salsicce, soppressate, prosciutti, capicolli, braciole, costatelle, salami, coppa, lingua, muso di porco, cotechin, zamponi, culatello, farine animali, pancetta, ciccioli, lardo e tante altre cose buone, ovviamente.


Technorati Tags: maiale, porco, storia, fine, terribile, ovviamente
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Mar 25

Andate qua

No qui.

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Mar 25

Un biscotto per gli amici

Questo blog vi vuole bene e da oggi in poi si ricorda di voi, dopo il prossimo commento che lascerete. Poi vi spiego.

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Mar 24

Saper usare le parole

Saper usare le parole è bellissimo, è la cosa che probabilmente so fare meglio, ma a volte mi lascia spossato.

P.s. A furia di tirare, la corda si rompe. E domani è l’ultimo giorno.

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Mar 24

Una porta

Nel mio ufficio hanno montato una porta nuova. Non proprio nel mio ufficio, in corridoio. L’altro giorno sono venuti degli operai e prima di sera avevano montato una parete con una porta proprio all’inizio del corridoio. Nessuno crede che quella sia una porta vera, infatti si apre non appena qualcuno la sfiori.

Ha il maniglione antipanico rosso, è nuova e non ha nessun problema, però appena la tocchi si apre. Non devi nemmeno girare completamente la maniglia o spingere in fondo il maniglione, appena appoggi la mano la porta si apre. Forse tra qualche giorno ci si abituerà all’idea e comincerà a chiudersi come le altre, a svolgere il suo lavoro di porta e a stare chiusa quando nessuno la apre.

Nel frattempo è strano notare nel corridoio qualcosa, che nessuno pensa sia lì, e questo qualcosa cercare di accontentare il pensiero comune. Nel mio ufficio hanno montato una porta timida e insicura.


Technorati Tags: porta, maniglione antipanico, corridoio
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Mucio

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