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Archive for September, 2006

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Sep 07

Riunione redazionale

Dopo l’ultimo post, io e il comitato di redazione di mucio.net, abbiamo deciso che basta, questo blog ricomincia a cafoneggiare come prima.

Cosa che ci piace anche di più.

P.s. date un’occhiata ai sondaggi e ditemi secondo voi chi è che risponde sempre la stessa cosa.

Sep 07

MucioTV alla Sagra del cinghiale e della nocciola 2006 di Gaiano

A questa roba già ignobile di suo, aggiungerei anche una prova tecnica e un fuorionda di quelli beceri.

Non c’è mai limite al peggio, la roba da mangiare però era davvero buonissima.

Sep 06

Gesto di apertura del ex-ministro Calderoli

Calderoli e la proposta per la paceuna proposta per uscire dall’impasse dei negoziati tra Iran e comunità internazionale.

Noto, soprattutto, per le maniere un po’ brusche e per non mandare mai a dire per interposta persona quello che pensa, ricordiamo gesti plateali come il definire in termini suini, ma molto autoironici date la sua stazza e la sua faccia, la legge elettorale che aveva firmato in quanto ministro delle riforme, o per aver subito dato conferma alle parole della signora Ciampi quando elogiò la bontà e l’intelligenza dei meridionali, l’esponente della Lega Nord non ha dubbi su come risolvere la questione dell’atomica iraniana.

Eccolo quindi, ammettendo umilmente di non conoscere con precisione la data di nascita del presidente iraniano, tirare fuori dal proverbiale cappelo a cilindro la soluzione all’annosa vicenda con le seguenti parole: "non so quando Ahmadinejad compie gli anni ma se è così appassionato del nucleare perchè gli Stati Uniti non gli mandano un’atomica per il suo compleanno?"

In tal maniera l’Iran avrebbe la sua atomica e ci sarebbero molte meno tensioni tra gli stati arabi e quelli occidentali, le relazioni tra i paesi dell’aria medio-orientale diventerebbero meno burrascosi e vi sarebbe anche una salutare distensione tra Israele e i suoi vicini più prossimi, palestinesi e Libano.

Sapendo però che un tale regalo non è indolore anche per il rappresentante di una nazione ricca come gli Stati Uniti, l’onesto Calderoli ha aggiunto poco dopo "Ho inoltre deciso di mandare una delle mie magliette con le vignette a Bush perchè è una delle poche persone serie che esistano al mondo, perchè ha capito il rischio che viene da chi, utilizzando la religione, vuole fare le crociate."

Così, anche con la giusta dose di faccia tosta, l’ex-ministro dice quello che un po’ tutti volevamo sentire, un modo pratico per risolvere la questione iraniana e non i soliti discorsi pieni di aria fritta dei soloni della politica italiana, europea e mondiale. Bravo Renato, ti meriti un premio.

Sep 05

Salerno Music Festival 2006

Torrione: Mercato
Eccoci giunti quindi alla fine dell’estate, ma Salerno rilancia ancora una volta chiudendo la stagione più calda con della grande musica live. La città si sta popolando in queste ore di manifesti coloratissimi e dei palchi per i concerti posti nei punti strategici della città. Tecnici e installatori sono già al lavoro, la circolazione delle auto viene deviata in percorsi alternativi e cominciano già a vedersi in giro i primi turisti e i primi volti noti della scena musicale.

Al rinomato Hotel Fiorenza alloggiano già da qualche giorno le troupe di telegiornali nazionali e internazionali (vedi l’incidente di ieri che ha bloccato Largo Prato tra il caravan di servizio della BBC e un autobus di linea). I giornalisti, venuti da fuori, hanno avuto l’imbarazzo della scelta sulla zona della città ove alloggiare, talmente tanti saranno i concerti in città che sarà praticamente impossibile riuscire a vederli tutti.

Dopo Umbria Jazz e Arezzo Wave, anche Salerno si prepara ad inaugurare la nuova edizione del suo festival musicale con nomi del calibro di Enzo Gambardella o Gianluca Vernieri.

Si comincia venerdì 8 con Tony Taurisano, che dopo aver presentato il suo ultimo cd "Oltre il tuo battito" il 22 luglio al prestigioso teatro Salita Ripa di Eboli (SA) farà tappa anche nella nostra città per inaugurare il Salerno Music Festival 2006.

L’arena Pastena che grazie a tre maxischermi unirà le due piazze dell’omonimo quartiene secondo gli organizzatori dovrebbe registrare il tutto esaurito, mentre in città il cd era ormai introvabile già a pochi giorni dall’uscita, anche nel mercato "pirata". "Butta via quei vestiti" la canzone del cantante battipagliese che tanto ha fatto discutere in questa calda estate sulle televisioni locali animando dibattiti tra massmediologi, docenti universitari e preti dalla morale fin troppo doppia, probabilmente sarà tra quelle del concerto d’apertura, cosa che ha suscitato ancora proteste, ma questo  sembra non essere dispiaciuto agli organizzatori, che si sono visti piovere addosso ulteriore pubblicità gratuita.

Il giorno successivo sempre all’arena Pastena sarà la volta della voce calda e profonda come il cuore di Napoli di Consiglia Loren, lanciatissima ormai nel panorama musicale internazionale e che con il suo ultimo cd "In amore" ha affascinato la critica e raccolto un successo di pubblico inaspettato per quella che una volta era solo una ragazzina di Marcianise a cui piaceva cantare.

A seguire sempre sabato 9 saranno i Nuovi Orizzonti a suonare, ma questa volta sul palco Miramare di Mercatello. Questo gruppo che unisce i ritmi e il calore della tradizione campana con le sonorità del blues e del jazz, tirando fuori suggestioni uniche, accompagnerà gli spettatori e gli abitanti del quartiere Mercatello fin nel cuore della notte, quando la musica si sposterà al Parco Mercatello dove djset internazionali terranno svegli i nottambuli del Salerno Music Festival per tutta la settimana.

Ancora fino a sabato 16 i concerti si susseguiranno al ritmo di due o tre al giorno, creando più diun imbarazzo su quale seguire tale e tante è la qualità portata quest’anno in piazza dagli organizzatori. E se mercoledì 13 al Parco Mercatello si terrà l’annuale gara di liscio, giovedì 14 ci sarà spazio per una rassegna di gruppi emergenti della provincia di Salerno che si contenderanno il Diesis d’oro, il premio per la miglior band emergente che ogni anno viene assegnato nel corso della manifestazione e che anni fa premiò anche degli sconosciuti Neri per caso, che oggi hanno sfondato anche in Giappone.

Da segnalare i concerti dello scatenato duo Tony e Terry, ovvero i Peccati di Gola che l’anno scorso per poco non finirono per partecipare anche al Festival di San Remo, e del giovanissimo Gianluca Vernieri, che si esibirà con gli Alfa Sound all’Arena Vestuti venerdì 15, mentre durante la mattinana dello stesso venerdì avrà un incontro con alcune scuole presso il teatro Augusteo, in presenza anche del sindaco De Luca, incontro nel quale si parlerà dei rischi legati all’uso della droga e delle sostanze stupefacenti.

Infine sabato 16 si terrà l’attesissimo show del maestro Enzo Gambardella che nell’ultimo suo disco "Un poquito de tu amor" unisce alla melodia classica della scuola napoletana, il ritmo, il sound e, non ci stiamo certo sbilanciando troppo, il profumo delle assolate spiagge di Bahia, del samba e delle notti incantate che si possono vivere solo al di sotto dell’equatore. Uno splendido finale per l’evento conclusivo di quella che è stata ricchissima estate salernitana piena di incontri, manifestazioni e musica.

Sep 04

Buio

Buio E’ stretto qui e mi manca l’aria, le mie spalle toccano le due pareti di questo passaggio, sopra la mia testa, il soffitto, non dev’essere molto più in alto. Cammino, avanzo, lentamente. Da quanto tempo? da tanto? non lo so. Il tempo mi sembra essere diventato qualcosa di molto relativo, come lo spazio, sto andando dritto? o questo corridoio piega leggermente verso destra? forse a sinistra? sto avanzando o sto andando all’indietro? il movimento meccanico delle mie gambe non mi sembra più mio.

Mi fermo, resto immobile. Nessun rumore, anche il mio respiro mi sembra lontano. L’aria calda e umida ha un odore di stantio, di vecchio, di naftalina e di ammoniaca, sale su, attraverso il naso e poi ti rimane in gola, i polmoni non l’accettano, mando giù un respiro dopo l’altro a fatica, come se stessi imparando a farlo di nuovo.

Ecco, proprio ora, un rumore. Era vero? mi volto, non vedo nulla. Torno a voltarmi in avanti, urto il muro con la spalla destra, quasi con la clavicola, non di lato. Ho fatto più di un giro completo su me stesso o mi sono solo voltato indietro?

Il rumore non c’è più, forse non c’è mai stato, non so in che direzione sto andando, non so da dove sono partito, nè quando, se apro o chiudo gli occhi è la stessa cosa, non vedo le mie mani, sono in un mondo fatto di vuoto, c’è solo questo odore, l’odore che hanno i vecchi, l’odore di denti marci e pelli cadenti. Respiro, una, due volte, mi calmo, tre, conto i respiri.

Mi tolgo la cintura, l’arrotolo e la metto per terra. Comincio a camminare, sorrido, me ne sto andando da qui, ovunque arriverò sarò arrivato in un punto lontano da un altro, lontano dalla cintura.

Cammino. Cammino finchè non urto qualcosa, sento chiaramente un rumore metallico, ho urtato qualcosa di morbido, non si muove, resto fermo, quanto? ho la testa vuota, resto immobile un tempo indefinito, poi lentamente mi piego sulle ginocchia, a tentoni tasto il pavimento, le mie scarpe, la cosa che ho urtato.

La prendo in mano e la scorro tutta, è la mia cintura. Rimetto la cintura a terra come prima, ricomincio. Questa volta con la mano destra seguo il muro.Mi sono confuso, in qualche punto sono tornato indietro per errore.

Urto di nuovo qualcosa, mi abbasso e tocco, l’afferrò, è la cintura. Ricomincio a camminare, ma adesso mi tengo alle pareti con entrambe le mani, conto. Conto i passi. La mia voce rimbomba, parlo meno forte finchè il tono della mia voce non diventa un sussuro. Mastico le parole senza farle uscire dalla bocca. Nelle orecchie continuo a sentirne l’eco o forse è solo la mia immaginazione. A novecentonovanta sento qualcosa sotto i piedi, mi abbasso tenendomi ai muri, tra l’odore a cui ormai mi sono abituato se ne insinua uno diverso, di cuoio. Poggio le mani sul terreno e cerco, la mia cintura di nuovo.

Ci riprovo, l’eco mi ha confuso, sono andato sempre dritto e non ho mai staccato le mani dal muro. Cammino, a passo deciso avanzo tenendomi alle pareti. A novecentodue ritrovo la cintura.

Ricomincio, busso sui muri per cercare punti dove il muro sia più sottile, dove c’è una porta o un’apertura qualsiasi. A ottocentrotrenta sono di nuovo sulla cintura. E’ sbagliato.

Ricomincio a camminare, dritto, sempre. Conto fino a seicentonovanta.

Lo rifaccio. Seicentodicassette.

Mi fermo, afferro la cintura e grido d rabbia. Con la cintura colpisco il muro, poi l’arrotolo intorno alla mano e comincio a prendere a pugni il muro, finchè non mi rendo conto che sanguino dalle nocche e che la mano mi fa male. Il dolore è una sensazione nuova e mi riempie la testa. Rimetto la cintura a terra e ricomincio ad avanzare. A cinquecentoventuno sono di nuovo sulla mia cintura.

Ci dev’essere un’uscita, metto una mano sul soffitto e percorro il corridoio contando a voce alta. Arrivo a quattrocentododici.

Di nuovo, sul soffitto dev’essere l’apertura. Trecenetotrentotto.

Di nuovo, corro, corro solo. Duecentocinque.

Ancora. Centosessanta.

Novantotto.

Cinquantaquattro.

Ventinove.

Dodici.

Sei.

Uno.

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