Cueva Maya
Dopo una settimana (anche un po’ di più ndM), posso dire che il tasso alcoolico dovuto al vino rosso è finalmente svaporato.
La cena al Cueva Maya si è rivelata, come attesa, un vero bordello. Forse mettere un branco di consulenti in libera uscita davanti a colate di alcool non è una brillante idea,se ci tenete all’aplomb. Comunque.
L’ambiente fa molto ristorantino per bene, con pochi e fini riferimenti all’arte maya. Grazie al cielo non stanno cercando di convincermi che sono in un tempio.
La cantina si rivela immediatamente una tragedia, visto che pare non riescono ad avere più di due bottiglie di vino rosso dello stesso tipo, facendoci fare un casino enologico passando tra nero d’avola, qualcosa di friulano e un tinto messicano. Il cameriere invece è stato gentile, simpatico e soprattutto in grado di tenere a bada le belve feroci, secondo me ha avi domatori di leoni. Un po’ troppo “faccio tutto io”, ma simpatico.
E il cibo? Buono, non troppo speziato, molto vicino al nostro gusto, abbiamo mangiato quasi tutti fajitas, e con poche tortillas. Le porzioni però più che abbondanti.
Alla fin della fiera, un buon ristorante ma non il best of. Forse però sarà il caso di non andarci con un branco di iene. Sono dell’idea che abbiano terrorizzato il cuoco.
Cueva Maya (Milano)
Indirizzo: viale Monte Nero 19
Telefono: 02 55185740
Costo finale della cena: sui 30 € cad. (ed ettolitri di vino)