Incredibile quello che succede in questo libro
Nel settimo capitolo di Dieci piccoli indianirestano solo in sette sull’isola.
Una coincidenza? io non credo.
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Nel settimo capitolo di Dieci piccoli indianirestano solo in sette sull’isola.
Una coincidenza? io non credo.
Lo sapevate che la causa dei vostri problemi di salute è il vostro gabinetto rivolto a Nord-Est? Lo sapevate che se la tazza punta a Nord giù con lo sciacquone andranno via anche un sacco di soldi che spenderete in medicine? E lo sapevate che se invece punta a Est allora è la vostra reputazione a correre rischi (soprattutto se la mattina ci andate giù pesanti).
Cosa aspettate a comprare una bussola e a chiamare l’idraulico?
Comunque sentitevi fortunati di non avere un cesso alla turca. Una turca rivolta a Sud-Ovest è pericolosa per tutta la famiglia? Se la turca è rivolta a Sud-Ovest, si può anche morire, così, all’improvviso, di subito.
“Morti di subito su turche rivolte a Sud-Ovest” su Rieducational Channel.
E’ tutto vero, non me lo sono inventato io (per una volta). C’è veramente gente che crede l’orientamento e la posizione del gabinetto sia fondamentale per incanalare correttamente le energie del Feng Shui, del tao, e tutto il resto.
E non sto parlando di gente pazza, di qualche laureato in lettere che si inventano delle cure con le staminali, ma di personcine a modo come l’amico Naresh, che fa anche la sua figura in show televisivi di un certo spessore. Qui si parla di Vaastu Shaastra, l’antica dottrina Hindu del costruire e abitare 1 2.
Ora tutti sono liberi di credere a quello che vogliono, ma non credo vadano fortissimo come arredatori di interni.
– Allora la cucina è qui al posto del ripostiglio. E’ senza finestre ma mettiamo una cappa.
– Ma non poteva stare dove stava?
– No, perché il bagno lo mettiamo al posto del soggiorno che è verso sud. E il soggiorno è in cucina. Le cose del ripostiglio sono nella vecchia camera da letto e i letti sul terrazzo che aiuta a sentirsi tutt’uno con l’ambiente circostante
– E se piove?
– Allora non c’è bisogno di andare in soggiorno a fare la doccia.
Ovvio che il profano potrà obiettare che per anni la gente in occidente ha costruito le case fregandosene delle energie, e che ancora prima semplicemente si andava fuori casa e si faceva dove ci si trovava. Tutto vero, ma la gente aveva anche un’aspettativa di vita inferiore e molti non diventavano famosi proprio a causa dei gabinetti mal posizionati.
Avete sempre pensato che pianeti lontani chilometri influenzassero la vostra vita ma non avete mai pensato a flussi di quello su cui vivete?
O magari ci pensavate ma non sapevate che erano così importanti e/o pericolose?
O magari lo sapevate ma speravate che, almeno tra le quattro mura del vostro bagno, l’universo potesse darvi un po’ di tregua?
E invece no.
Tra l’altro mettete via quei topolini che tenete in bagno e anche il cellulare, Vaastu dice che anche leggere in bagno non è sano.
Che altro aggiungere, vi lascio al video di Naresh, e alla prossima puntata con Vaastu o del perché se avete molti armadietti in cucina siete a rischio corna.
Decade la luna, decade la stella,
decade la donna già giovane e bella.
Decade il futuro strappatoci e tolto,
decade il passato che culla lo stolto.
Decade la vista di chi guarda lontano,
decade coi sogni dentro un pantano.
Decade il bel circo dei mille pagliacci,
decade il paese coperto di stracci.
Decade il buon gusto, decade il buon vino,
decade la voglia di starti vicino.
Decade il politico tra servi e puttane,
decade tra merda e piscio di cane.
Una volta stavo salendo delle scale a Barcellona e mi sono perso, dovevo essere tra il ventiduesimo e il ventitreesimo gradino, e invece al passo dopo ero già al trentacinquesimo, e non sapevo come ci fossi arrivato.
Allora mi sono voltato indietro e fatto per scendere, perché non volevo perdermi quei gradini, dodici o tredici, che potevano essere i più belli di Barcellona. Che poi non è normale saltare dodici gradini durante una salita, è come se stessi imbrogliando, anche se non mi era assolutamente chiaro come questo potesse essere avvenuto.
Così un po’ per scaramanzia, un po’ perché ero solo a Barcellona da qualche giorno e volevo far passare il tempo in qualche modo, ho cominciato a scendere. Ma dopo il primo gradino non c’era più il secondo, anzi non c’era più nemmeno la scala: quello che vedevo intorno a me non era più il vicolo in pendenza nel quale mi stavo arrampicando poco prima, ma era diventato uno stretto sentiero che si inoltrava in un bosco ed ero circondato da alberi, dove prima c’erano panni stesi ad asciugare alle finestre
Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia, affamate nude isteriche, trascinarsi all’alba per strade…
Grazie Allen, ottima descrizione della mia generazione.
Come dici? i miei coetanei non urlano affamati per le strade e se fanno l’alba è solo per andare a prendere un cornetto? Ma santo Dio, Allen, e io che ti facevo poeta e chiavatore1.
In realtà stavo cercando un modo a effetto per dire che mi aprivo un sito dedicato agli italiani all’estero, solo che partendo da questa frase venivano fuori solo delle cose lunghe, lamentose, ma soprattutto illeggibili. Quindi, Allen, il discorso sul perché la mia generazione è fottuta lo facciamo un altro giorno2.
Il sito/blog si chiama/chiamerà “Trust me, I’m Italian” e appena ci scrivo qualcosa metto il link.
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